Rivoluzionario francese. Procuratore al Châtelet di Parigi, perdette ogni
stima a cagione della sua vita dissoluta. Dovette a Luigi XVI un posto negli
uffici della polizia. Durante la Rivoluzione divenne giurato, poi accusatore
pubblico nel tribunale rivoluzionario del 1793. Strumento del Comitato di Salute
Pubblica, ne eseguì implacabilmente gli ordini. I Girondini, Maria
Antonietta, Hébert, Danton e lo stesso Robespierre comparvero a turno
davanti a lui. Accusato a sua volta per ordine della Convenzione, dopo una lunga
istruttoria ed un processo durato 41 giorni, fu condannato a morte e decapitato.
Lasciò scritta la propria difesa (Herouël, Aisne 1746 - Parigi
1795).